Nuove opportunità per i giovani agricoltori in Puglia
La Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA) ha recentemente ampliato il suo lotto permanente, offrendo nuove opportunità per i giovani agricoltori in Puglia. Questo lotto, composto da terreni che non sono stati venduti dopo tre tentativi, ora conta 51 lotti per un totale di quasi 1.200 ettari.
Questo incremento rappresenta un importante sostegno per i giovani agricoltori, contribuendo a contrastare la fuga di cervelli e a promuovere idee innovative e sostenibili. La Puglia è una regione in cui l’innovazione e l’ingresso di giovani in agricoltura sono fortemente incoraggiati.
Gli interessati possono presentare un’offerta telematica attraverso il portale della BTA di ISMEA, previo versamento del 10% del valore a base d’asta, a titolo di deposito cauzionale. Tutte le informazioni sui requisiti, le modalità di partecipazione e i criteri di vendita sono disponibili online.
I terreni disponibili sono distribuiti in diverse province della Puglia, tra cui Bari, BAT, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce. Questi terreni sono pronti per accogliere idee e progetti green per lo sviluppo rurale della Puglia.
La “Banca delle terre agricole” è un’iniziativa istituita nel 2016 per creare un inventario completo dei terreni agricoli disponibili, anche a seguito dell’abbandono dell’attività produttiva e dei prepensionamenti. L’accesso alla Banca è gratuito per tutti.
Secondo Donato Mercadante, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia, questa è un’opportunità imperdibile per i giovani, soprattutto per quelli sotto i 35 anni che provengono da altri settori o hanno diverse esperienze e non possono contare sul patrimonio fondiario familiare.
Inoltre, la Coldiretti Puglia sottolinea che l’agricoltura è un settore in crescita che offre molte opportunità occupazionali e di crescita professionale. Infatti, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, oltre l’82% degli italiani sarebbe contento se il proprio figlio lavorasse in agricoltura.
Le aziende agricole dei giovani tendono ad avere una superficie superiore del 54% rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. La vera novità, tuttavia, è rappresentata dai cosiddetti “agricoltori di prima generazione”, ovvero giovani under 35 che, provenienti da altri settori o da diverse esperienze familiari, hanno deciso di investire nella campagna con creatività, passione, innovazione e professionalità.