Gli operatori forfettari sono chiamati alla transizione verso la fatturazione elettronica a partire dal 2024. In questa fase, emerge la necessità di affrontare la complessa gestione del bollo da tassare, come indicato dall’interpello dell’Agenzia delle Entrate 428/2022.
Secondo l’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate 428/2022, il bollo riaddebitato al cliente rappresenta una posta reddituale. Pertanto, è essenziale esplicitare tale importo nella fattura elettronica, utilizzando il codice IVA specifico N2.2 anziché il codice N1.
Il codice IVA N2.2 è riservato al bollo e ad altre spese che concorrono alla formazione del reddito. Al contrario, il codice N1 si applica alle spese escluse dall’imposta sul valore aggiunto, in quanto rappresentano spese anticipate per conto del cliente.
La gestione del bollo per i forfettari obbligati alla fatturazione elettronica rappresenta una sfida da affrontare con attenzione e precisione. È fondamentale comprendere l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate e utilizzare correttamente i codici IVA nelle fatture elettroniche. Solo attraverso una corretta gestione fiscale è possibile garantire la conformità alle normative vigenti e la trasparenza delle transazioni commerciali.
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